Il mio lavoro come fotografo, cioè quello collegato al produrre delle fotografie, è diviso in due parti.
La prima parte, quale vede anche il cliente, viene fatto in loco e include il sopralluogo, parlare delle aspettative, scegliere i migliori punti da vista da fotografare, preparare / allestire ciò che si vedrà nella foto e, ovviamente, fare le fotografie.
Però il lavoro non finisce qua, perché a quel punto c’è solo il ‘materiale grezzo’. Si tratta della cosiddetta immagine ‘RAW’ oppure il negativo digitale. Questa foto contiene tutte le informazioni delle riprese (molto più che un JPEG), ma non è mai pronta.
Creare la foto finale necessita una serie di lavorazioni, che spiego più avanti. Sposta lo slider e guarda la differenza tra l’immagine RAW e la foto finale.
Ecco i motivi principali per sistemare le foto:
- Ogni macchina fotografica funziona molto diversa che i nostri occhi. Gli occhi umani sono molto più avanzati e possono percepire più contrasti e più colori che la fotocamera. È quasi impossibile catturare correttamente sia la parte chiara che l’ombra in una singola foto come lo vediamo in realtà. L’ombra, la luce ed i contrasti devono essere sistemati per ottenere un risultato realistico e persuasivo. Possano anche servire più foto con luminosità diverse.
- Il colore della foto non è sempre giusto. Con varie fonti di luce, artificiali e naturale, la foto può essere troppa gialla o blu. Il bilanciamento del colore deve essere modificato.
- Gli obbiettivi deformano sempre (sopratutto un obbiettivo grandangolare) e la foto non modificata si mostra un po’ concava (o convessa). Questa deformazione deve essere rimossa.
- Le linee verticali non sono esattamente verticali. Per il risultato più bello la foto deve essere girata correttamente.
- Spesso c’è un oggetto (per esempio un estintore o un adesivo) o una macchia nella foto che disturba molto e attira troppa attenzione. Deve essere tolto, come non ci fosse mai stato.
Cosa significa in pratica?
In pratica ogni foto viene sistemata nel computer con software dedicato, il cosiddetto “photoshoppare”. In effetti è corretto, perché uso la versione più aggiornata di Adobe Photoshop per ottenere il risultato migliore.
Nonostante che alcune cose si può fare in automatico, la lavorazione a mano significa dedicare un minimo di tempo ad ogni foto.
Questo, tra l’altro, fa la differenza tra un semplice scatto e la foto professionale.